Commento in corso: revisioni e decisioni

Con quattro settimane fino alla mia maratona e 3 settimane fino al mio 30 ° compleanno, sto dando uno sguardo ad alcuni degli obiettivi che ho realizzato per l'anno. L'allenamento per la maratona sta andando a gonfie vele: è un lavoro duro, ma per la maggior parte mi sono piaciute le sfide e le pietre miliari dell'allenamento. Sabato dovrei correre 20 miglia, qualcosa che non avrei mai immaginato fosse possibile (non mi piace nemmeno guidare 20 miglia), e sono felice di riferire che la corsa di 18 miglia è stata di gran lunga migliore della mia 16. Dico sempre che ogni anno di la mia vita continua a migliorare - lo stesso si può dire per le mie corse.
Sul fronte della perdita di peso, tuttavia, le cose non stanno progredendo. Fondamentalmente ho lo stesso peso del giorno in cui ho scritto il mio articolo introduttivo. Non raggiungerò il mio obiettivo di 100 libbre entro il mio 30 ° compleanno e, sorprendentemente, va bene.
Ho scoperto che perdere peso durante l'allenamento di resistenza è difficile. Penseresti che con tutte le calorie che sto bruciando, i chili cadrebbero. Non è così: è importante mantenere le calorie prima, durante e dopo un lungo periodo. Inoltre, muoio di fame tutto il tempo.
Con questo in mente, ho deciso di rivedere il mio obiettivo: fino alla fine della maratona, il mio unico obiettivo è mantenere il mio peso. Se dovessi perdere un paio di libbre, è fantastico, ma per le prossime tre settimane (e la prima volta in quattro anni), la perdita di peso non è il mio obiettivo.
Sono in una buona posizione con questo - quando mi guardo allo specchio, sono felice di quello che vedo. Mi piacerebbe ancora raggiungere quel grande traguardo, ma non è più ciò che mi spinge a fare esercizio oa mangiare in modo sano. Più precisamente, la perdita di peso è ora un sottoprodotto (piuttosto che la motivazione per), lo stile di vita sano che ho adottato.
Essere in pace con il mio corpo per la prima volta in circa 20 anni è tranquillamente responsabilizzante, e qualcosa che faccio fatica a spiegare. Se hai mai lottato con il tuo peso, probabilmente lo capisci. Se non lo fai, fidati di me: il peso non riguarda solo i numeri, le taglie dei vestiti e gli specchi. Riguarda emozioni, convinzioni, sentimenti e il modo in cui interagisci con il mondo. Apprezzare il mio corpo non solo per quello che sembra, ma per quello di cui è capace, mi dà un senso unico di appagamento. Esito a chiamarla "fiducia", perché è un'emozione più tranquilla di quella. Non è una sensazione "in faccia", da urlo, ma più un modo calmo, implicito e contenuto di essere semplicemente.